La cittadinanza italiana

La cittadinanza italiana

 

 

 

In Italia vige il principio dell’acquisto della cittadinanza iure sanguinis: si è, quindi, italiani per discendenza, paterna o materna. (Avo)

Tale riconoscimento può ottenerlo chi ha un avo italiano che si è trasferito in altra nazione.

Per l’ottenimento si deve dimostrare:

• la discendenza dall’avo emigrato ed originariamente possessore della cittadinanza italiana jure sanguinis: ad esempio il bisnonno trasmette la cittadinanza al nonno, che la trasmette al padre che la trasmette al figlio;

• l’assenza di interruzioni nella trasmissione della cittadinanza italiana (ogni avo non deve aver perduto la cittadinanza);

• la mancata naturalizzazione straniera da parte dell’avo primo emigrato nel territorio straniero (acquisto di cittadinanza straniera);

• l’assenza di dichiarazioni di rinuncia alla cittadinanza italiana da parte dell’avo emigrato e di tutti i suoi discendenti, compreso il soggetto interessato.

 

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 4466/2009 ha deciso che sono cittadini italiani anche ai discendenti della donna italiana coniugata con cittadino straniero nel vigore della Legge n. 555 del 1912 che sia stata, di conseguenza, privata della cittadinanza italiana a causa del matrimonio, con giudizio avanti al giudice ordinario in virtù della sentenza della Corte di Cassazione n. 4466/2009 assistiti dall'avvocato.

 Attività giudiziale dell'avvocato

Ricorso al Tribunale civile

Atto di citazione per cittadinanza iure sanguinis

 La domanda per il riconoscimento della cittadinanza può essere presentata o presso il comune italiano di residenza ovvero presso il consolato italiano.  Il mancato riconoscimento da parte del comune o del consolato può essere impugnato, con la difesa di un  avvocato, davanti al Tribunale civile di Roma in un giudizio contro il Ministero dell’Interno.

Discendenza per via materna

Riconoscimento della cittadinanza italiana anche ai discendenti della donna italiana coniugata con cittadino straniero nel vigore della Legge n. 555 del 1912 che sia stata, di conseguenza, privata della cittadinanza italiana a causa del matrimonio

 

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) con l'avvocato

I cittadini residenti all'estero con domanda iure sanguinis, presentata in paesi dove le domande al consolato sono moltissime e i tempi anche per il solo deposito dei documenti sono "annosi", possono presentare, con l'avvocato, ricorso al Tar di Roma in caso di mancata risposta da parte del consolato entro giorni 730.

 Assistenza legale e difesa con avvocato in Roma

Ricorso in Cassazione

CONSULENZA ON LINE

La richiesta di consulenza consente di esporre il proprio caso, inviando all'avvocato la documentazione necessaria. Con la richiesta si può richiedere l'invio di preventivo. Assistenza legale.

L'iter dell'assistenza dell'avvocato è il seguente:

-  valutazione e studio del caso;

-  invio del parere con eventuale indicazione del comportamento da prendere;

-  indicazione del compenso per la consulenza e modalità pagamento;

-  studio della causa ed inizio giudizio.

Documentazione necessaria per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis (per diritto di sangue – avi italiani)

Estrattodi nascita, matrimonio e morte degli avi (bisnonni, nonni, genitori) e, se possibile certificato che provi la mancata naturalizzazione degli avi inzialmente emigrati.

Estratto di nascita, matrimonio della persona interessata

Tutti i documenti in lingua straniera vanno tradotti ufficialmente  in italiano con apostille

 Lo studio legale offre assistenza per l’ottenimento del riconoscimento della cittadinanza italiana

 Non è necessario venire in Italia per cominciare il giudizio, è sufficiente  inviare allo studio dell’avvocato una procura notarile ad essere rappresentati in giudizio, tradotta e legalizzata.

 Riconoscimento  della cittadinanza italiana per chi ha un  avo italiano.

 Avvocato e studio legale in Roma